Prima di parlare dei dettagli della permanenza a Livigno, vorrei fare una premessa sullo status di zona extradoganale che gode il paese.
Livigno è infatti esente da alcune tasse statali come ad esempio l’IVA, questo ha favorito lo sviluppo turistico a partire dalla fine degli anni cinquanta.
Le origini della zona franca risalgono alle speciali deroghe che la comunità locale riuscì ad ottenere, sin dal 1538 dalla Contea di Bormio, successivamente confermate da normative e convenzioni succedutesi nel corso dell’Ottocento e del Novecento.
I motivi che hanno portato alla nascita della zona franca erano correlati all’obbligo di pagamento dei dazi alla vicina contea di Bormio (obbligo che i residenti con molta difficolta riuscivano ad ottemperare, visto il bassissimo livello di produzione di reddito delle attività economiche principali del posto) ed all’isolamento che ha lungamente caratterizzato questa località; si pensi che sino all’inverno del 1952/53 (anno di avvio dell’apertura invernale del Passo del Foscagno) la comunità di Livigno rimaneva completamente priva di qualsiasi via di comunicazione con il resto del mondo per l’intero inverno, fino allo scioglimento delle nevi nella tarda primavera.
Tra le merci più convenienti da acquistare a Livigno, oltre allo zucchero, gli alcolici, i prodotti cosmetici e i carburanti, ci sono anche tutti i prodotti di elettronica. Tralasciando il discorso su quanto oramai convenga acquistare prodotti elettronici a Livigno piuttosto che on-line, quello a cui bisogna fare molta attenzione sono i propri prodotti elettronici acquistati a casa e portati con se al momento dell’uscita dalla zona franca presso la dogana, in quanto potrebbero chiedervi di dimostrare che il navigatore oppure la macchina fotografica è stata realmente comprata fuori dalla zona franca e visto che nessuno gira con scontrini o certificati di garanzia al seguito, potrebbero nascere problemi, a me personalmente è successa una cosa simile tanti anni fa, poi dopo lunghe discussioni, e dopo aver verificato che la macchina fotografica non era più in produzione, mi hanno lasciato andare, quindi occhio!!!
Per arrivare a Livigno, salendo da Bormio, si attraversa il Passo del Foscagno e si passa per la famosa frazione di Trepalle, il centro abitato più alto d’Italia.
A Livigno ci sono diversi campeggi, ma solo due sono comodi al centro, il camping Mansueto ed il camping Piemon, quest’iultimo scelto da noi per la nostra permanenza – vedi mappa –
Il camping Piemon dista solo 200 mt circa dalla pista di fondo e 5 o 10 minuti a piedi dal centro del paese, le piazzole sono dotate di allacciamento di corrente elettrica, zona di carico e scarico di facile accesso, provvisto di docce a pagamento (1€ – 4 minuti), zona per lavare le stoviglie, servizi igienici, lavanderia e bar.
Il campeggio ha anche un’area benessere ed un’area fitness, non comprese nel prezzo del campeggio e che non ho visitato quindi non posso dare giudizi.
Livigno, situato a 1816 metri di altitudine, è una delle più importanti stazioni montane europee che ha saputo conservare, nonostante lo sviluppo ricettivo ed impiantistico, le caratteristiche ambientali ed architettoniche tipiche della cultura alpina.
Il comprensorio sciistico offre 100 chilometri di piste di varia difficoltà, servite da impianti di risalita moderni e veloci
Per gli amanti del fondo, Livigno dispone di circa 60 chilometri di tracciati, immersi nella natura caratteristica della zona.
Una bella meta per una vacanza invernale ma sicuramente anche estiva, anche se d’estate non ci sono ancora mai stato.
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