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Tappe del tour: Dijon – Bruges – Kinderdijk – Gouda – Edam – Volendam – Marken – Hoorn – Zaanse Schans – Zaandam – Alkmaar – Texel – Giethoorn – Friburgo (Germania) – Moncenisio.

Siamo al quarto giorno di viaggio, si riparte per entrare in Olanda, come prima destinazione abbiamo scelto Kinderdijk, percorriamo quindi 180 km ed arriviamo presso una bella area di sosta spaziosa e completamente automatizzata, alle seguenti coordinate: 51°51’31.1″N 4°40’37.9″E al costo di 18.50 € a notte (corrente a consumo e docce 1€ 4 min) a circa 7 km dall’entrata della zona dei mulini di Kinderdijk percorribili tutti su pista ciclabile, da qui in poi, per tutta la permanenza in Olanda, ci sposteremo in bici sempre su pista ciclabile perchè in Olanda, ogni strada ha la sua pista ciclabile separata o delimitata.

Kinderdijk è uno dei siti più iconici dei Paesi Bassi, famoso per i suoi storici mulini a vento e per il suo sistema di gestione delle acque. Situato nella provincia dell’Olanda Meridionale, vicino a Rotterdam, Kinderdijk è un patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1997, ed è uno dei luoghi più rappresentativi della lotta olandese contro l’acqua.
La caratteristica principale di Kinderdijk sono i suoi 19 mulini a vento, costruiti nel XVIII secolo. Questi mulini sono stati eretti come parte di un sistema di drenaggio per evitare che l’acqua dei fiumi circostanti sommergesse le terre coltivate. 
Il nome “Kinderdijk” deriva da una leggenda popolare risalente alla grande alluvione del 1421, conosciuta come l’Alluvione di Santa Elisabetta. Secondo la storia, dopo l’alluvione, un canestro galleggiava sulle acque con dentro un bambino che piangeva, salvato dal movimento della cesta grazie a un gatto che la teneva in equilibrio. “Kinderdijk” significa letteralmente “diga del bambino”.
Il sito è stato inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO non solo per la sua importanza storica, ma anche come esempio di ingegneria idraulica e di come l’uomo possa convivere e gestire la natura. I mulini a vento di Kinderdijk sono tra i meglio conservati in Olanda e rappresentano una delle principali attrazioni turistiche del paese.

Il giorno dopo ci spostiamo a Gouda dove tutti i giovedì c’è la rievocazione del mercato del formaggio. Decidiamo di sostare al “Camperplaats Klein Amerika” alle seguenti coordinate: 52°00’39.4″N 4°43’00.6″E che è un parcheggio dove nelle aree con strisce rosse è permessa la sosta notturna ai camper, dalle 9 alle 20 si paga 8€, dalle 20 alle 9 gratis, è presente anche un’area di carico e scarico, comodissimo al centro.

A Gouda, il giovedì, c’è una rievocazione dello storico mercato del formaggio. L’ultima manifestazione del mercato ufficiale del formaggio di Gouda si sarebbe tenuta nel 1987. Questo evento è una ricostruzione del mercato del formaggio tradizionale che si svolgeva secoli fa nella piazza del municipio. Durante il mercato, si possono osservare commercianti e agricoltori in abiti tradizionali che negoziano il prezzo del formaggio attraverso il “colpo di mano” (in olandese, handjeklap), una pratica tradizionale olandese di contrattazione.
L’evento si tiene solitamente da aprile a settembre ogni giovedì mattina. Durante questa rievocazione, oltre alla compravendita del formaggio, ci sono bancarelle che vendono prodotti locali, spettacoli folcloristici e dimostrazioni di come veniva prodotto e trasportato il formaggio nei tempi antichi. La rievocazione attrae molti turisti e mantiene viva la tradizione secolare di Gouda come centro di produzione e commercio di formaggio.

Come molte altre città olandesi, Gouda è attraversata da una rete di canali pittoreschi, che conferiscono alla città un’atmosfera tranquilla e accogliente. Passeggiare lungo i canali offre un’esperienza tipicamente olandese, con caffè, negozi di formaggio e panetterie artigianali lungo le strade.

Il giorno dopo, il sesto giorno di viaggio, partiamo entro le nove, ovvero prima che scatti la tariffa a pagamento del parcheggio, l’idea è di farci due notti in campeggio, ne proviamo ben 5 ma sono tutti pieni per il week end, percorriamo in tutto un centinaio di km e poi ci fermiamo in uno spiazzo adiacente ad un porticciolo, nei pressi di Edam, alle seguenti coordinate: 52°31’03.4″N 5°04’20.0″E

Da qui si raggiunge Edam in 5 minuti in bici, Volendam in 6 km e Marken in 22 km, la posizione è ottima. Il pomeriggio lo dedichiamo ad Edam e Volendam.

Edam è caratterizzata da pittoreschi canali, circondati da antiche case mercantili e magazzini. Passeggiare per le vie di Edam offre una vista sui secoli di storia marittima e commerciale della città. Volendam, invece, è una destinazione turistica nota per il suo porto pittoresco, i costumi tradizionali e il pesce fresco. Edam e Volendam sono spesso visitate insieme dai turisti, in quanto si trovano a pochi chilometri di distanza e rappresentano due realtà storiche e culturali strettamente collegate.

Il giorno dopo saliamo sulle nostre bici e percorriamo i 22 km che ci separano da Marken.
Marken è una pittoresca cittadina situata su una piccola penisola che un tempo era un’isola, Marken è oggi collegata alla terraferma da una diga, costruita nel 1957. Il villaggio è noto per le sue caratteristiche case in legno, i tradizionali costumi olandesi e l’atmosfera autentica che richiama alla vita di un tempo nei Paesi Bassi. Marken è un’importante attrazione turistica per chi desidera sperimentare la cultura e lo stile di vita olandese più tradizionale.
Le case di Marken sono una delle sue attrazioni principali. Costruite in legno e dipinte nei tradizionali colori scuri, queste case erano progettate per resistere all’acqua. La disposizione compatta del villaggio e le sue strette stradine conferiscono a Marken un’atmosfera molto intima e suggestiva.

Il giorno successivo, andiamo a visitare Horn che dista altri 22 km da dove siamo parcheggiati col camper.
Hoorn è una storica città portuale situata nell’Olanda Settentrionale, oggi è una destinazione turistica affascinante, con un ricco patrimonio culturale e architettonico. Il porto di Hoorn è uno dei suoi punti centrali di interesse, è un luogo turistico incantevole, con barche storiche e moderne che vi attraccano. Da qui è possibile fare escursioni in barca sul lago IJsselmeer o passeggiare lungo il porto per godere dell’atmosfera marittima. Oggi Hoorn è una città vivace, che combina la sua ricca storia con la modernità. La città è nota per i suoi mercati settimanali, che si tengono ogni sabato e attirano sia i residenti locali che i visitatori. I mercati offrono prodotti freschi, artigianato e altre merci locali.

Siamo arrivati al nono giorno di viaggio, ci riproviamo a fare qualche giorno in campeggio per dare una pulita al camper e fare un giro di lavatrice, ma siamo anche arrivati al limite con wc chimico, si parte per raggiungere un agricampeggio dove avevamo prenotato, dalle parti Zaanse Schans alle seguenti coordinate 52°29’24.6″N 4°49’56.7″E ma ad un certo punto ci imbattiamo in un segnale di divieto di accesso ai mezzi oltre i 2.2 mt di larghezza e noi siamo 2,35, neanche i proprietari ci avevano avvertito di questo piccolo dettaglio, effettivamente c’è un ponte da attraversare di larghezza ridotta. Abbandoniamo nuovamente l’idea del campeggio, ma prima dobbiamo scaricare e per fortuna troviamo un comodissimo distributore nelle vicinanze, che ha un’area di camper service, alle seguenti coordinate: 52°28’18.7″N 4°47’46.2″E
Facciamo carico e scarico e ci spostiamo nel centro abitato di Zaanse Schans in una strada a 10 minuti a piedi dall’entrata dei mulini e dove c’erano altri camper parcheggiati, precisamente alle seguenti coordinate: 52°28’10.1″N 4°48’31.2″E  zona tranquilla e residenziale, dove di sera si trova facilmente posto. Fa un caldo pazzesco, è la prima volta, da quando siamo partiti, che patiamo così il caldo, ed essendo parcheggiati su una via, non possiamo aprire tutti i finestrini che vogliamo. visitiamo i mulini dopo le 17 per il troppo caldo e poi alla mattina successiva alle 9.

Zaanse Schans è un luogo unico dove il passato e il presente si incontrano. È una delle migliori destinazioni nei Paesi Bassi per chi vuole vivere da vicino la cultura tradizionale olandese, con i suoi mulini a vento, il formaggio, gli zoccoli e l’artigianato storico. È un luogo perfetto per trascorrere una giornata immersi nella storia e nel fascino dei Paesi Bassi, circondati da paesaggi mozzafiato e dall’atmosfera tranquilla del villaggio.
La mattina dopo aver rifatto un giro per i mulini a vento di Zaanse Schans, prendiamo il pullman e raggiungiamo Zaandam per un giro nel centro città.
Zaandam è una destinazione molto popolare per i turisti, molto particolare è l’Inntel Hotel Zaandam, un’icona architettonica della città, sembra una pila di tipiche case olandesi sovrapposte, tutte con facciate colorate in stile tradizionale.

Ripartiamo e raggiungiamo un “campeggio fattoria” il Boerderijcamping De Rodenburghoeve alle seguenti coordinate 52°30’49.2″N 4°44’50.7″E
Questo campeggio è inserito in una fattoria di un centinaio di mucche, campeggiare in una fattoria vuol dire godersi un po’ di relax tra mucche e galline, uscire dal camper e passeggiare nella stalla, guardare la mungitura, accarezzare qualche vitellino, bere latte appena munto la mattina o uova fresche appena …sfornate, un campeggio differente dal solito. Non c’è un granchè in zona, questo campeggio è l’ideale solo per rilassarsi, ci fermeremo due notti.
Il nostro undicesimo giorno di viaggio lo passiamo a pedalare in questi campi immensi popolati di mucche e pecore.

Il giorno successivo ci spostiamo presso Alkmaar nel camping Alkmaar alle seguenti coordinate: 52°38’31.2″N 4°43’26.8″E a 20 minuti a piedi e 10 minuti in bici dalla città di Alkmaar, un bel campeggio, pulito, moderno, grande e comodo al centro di Alkmaar.

Il tredicesimo giorno di viaggio è una giornata piovosa, andiamo a visitare Alkmaar.
Alkmaar è una città storica dei Paesi Bassi, nota principalmente per il suo famoso mercato del formaggio. Questo mercato si tiene ogni venerdì da aprile a settembre ed è una tradizione secolare che attira migliaia di visitatori. Durante l’evento, uomini in costumi tradizionali trasportano enormi forme di formaggio Gouda in piazza Waagplein, ricreando le antiche modalità di vendita del formaggio.
Oltre al mercato del formaggio, Alkmaar offre anche numerose attrazioni culturali. Il Museo del Formaggio Olandese racconta la storia della produzione di formaggi come il Gouda e l’Edam, mentre il Museo della Birra celebra un’altra importante tradizione locale. Inoltre, la città è conosciuta per i suoi canali, che ricordano l’architettura di Amsterdam, e per il suo centro storico ben conservato, con edifici risalenti al XVII secolo.

Siamo arrivati al quindicesimo giorno di viaggio, Oggi ci aspetta una tappa molto attesa di questo tour, sbarchiamo sull’isola olandese di Texel, il costo del traghetto, andata e ritorno, per il nostro camper, che è lungo 7 mt, è stato di 62€.
Da quando siamo sbarcati sull’isola, abbiamo avvertito un senso di pace e tranquillità quasi imbarazzante, ancora di più quando, dopo aver posizionato il camper, siamo saliti in bici ed abbiamo percorso i primi 30 km. Sostiamo presso Boerderijcamping alle seguenti coordinate: 53°03’22.9″N 4°50’43.9″E anche questo, un camping fattoria. Nel pomeriggio siamo stati sulla costa est dell’isola, davanti a noi, in lontananza, la diga di Afsluitdijk ovvero la grande Diga del Nord, lunga 32 km e che forse percorreremo tra qualche giorno. 

Il giorno dopo, ci mettiamo in sella alle bici e raggiungiamo il faro di Texel che dista una ventina di km dal nostro campeggio. Il faro di Texel è alto 35 metri, il faro è costruito in mattoni, e la sua torre esterna è stata riparata e restaurata diverse volte nel corso degli anni, soprattutto dopo essere stata gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi il faro è aperto ai visitatori, che possono salire i suoi 153 gradini per raggiungere la cima e godere di una vista spettacolare sull’isola e sul mare. L’area circostante è caratterizzata da dune sabbiose e vasti tratti di spiagge, ideali per passeggiate e attività all’aperto.

Dopo aver trascorso due notti in questo secondo “camping fattoria”, immersi nel silenzio più profondo, salutiamo l’isola di Texel per raggiungere l’ultima tappa olandese di questo viaggio, il villaggio di Giethoorn. Percorriamo 150 km attraversando la diga di Asfluitdijk, detta anche la grande Diga del Nord, una delle più grandi dighe al mondo, lunga 32 km e alta 7 metri sopra il livello del mare, un’imponente opera di ingegneria che ha cambiato la geografia dell’Olanda e che merita di essere vista se venite da queste parti. 

Arriviamo a Giethoorn, ci fermiamo per la notte al Camperplaats Haamstede alle seguenti coordinate: N 52.728680, E 6.076590 ma sappiate che ci sono 3 aree di sosta a prezzi diversi e a distanze dal centro diverse, quindi fate la vostra scelta in base alle vostre esigenze.
Giethoorn è un pittoresco villaggio olandese spesso soprannominato la “Venezia del Nord” per via dei suoi numerosi canali e della mancanza quasi totale di strade nel centro storico. Questo lo rende un luogo unico, tranquillo e affascinante, dove le auto sono rare e la maggior parte degli spostamenti avviene in barca, a piedi o in bicicletta.
Le case di Giethoorn, molte delle quali risalgono al XVIII e XIX secolo, sono costruite in stile tradizionale con tetti di paglia e circondate da giardini curati. Le abitazioni sorgono lungo i canali e sono accessibili solo tramite barca o ponti privati. Una delle attività principali è navigare lungo i canali o fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta per esplorare il villaggio e i dintorni, diciamo che mezza giornata può essere sufficiente per visitarlo.

Il nostro tour olandese giunge così al termine, abbiamo fatto poi una tappa a Friburgo in Germania ed una tappa al Colle del Moncenisio, parcheggiati vista lago, solo per spezzare il viaggio.
In conclusione, facendo i conti dei costi di viaggio, abbiamo percorso 3200 km e abbiamo speso 547 € di gasolio, per quanto riguarda invece i pernottamenti presso campeggi e aree di sosta, abbiamo speso circa 300 €, la spesa che avremmo potuto abbattere di molto, è stata quella delle autostrade, in quanto siamo passati dalla Francia e all’andata abbiamo attraversato il traforo del Monta Bianco, per un totale di 366 € di cui 72 solo di traforo e 62 di traghetto per l’isola di Texel, se dovessi ritornare nel Nord europa, sicuramente continuerei a non passare dalla Svizzera ma non passerei più dalla Francia, probabilmente passerei dal Brennero e salirei lungo la Germania nonostante la piaga dei cantieri sulle autostrade tedesche che va avanti da anni e che spero prima o poi si risolverà.

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